di M.Manni
In quest'articolo, viaggeremo attraverso i secoli per esplorare come il denaro ha preso forma, funzione e significato. Dalle primissime transazioni fino ai recenti sviluppi in campo digitale, vedremo come ogni epoca ha plasmato e ridefinito il concetto di valore e scambio.
Allacciate le cinture, perché la storia del denaro è tutto fuorché monotona; è una saga ricca di colpi di scena, innovazioni rivoluzionarie e, soprattutto, una riflessione su come noi, come società, definiamo ciò che è prezioso.
Nel dedalo delle interazioni umane, il denaro si è rivelato essere l'architrave che sostiene il vasto edificio delle nostre economie.
Tutto iniziò quando le primitive comunità intraprendevano gli scambi, intrecciando i primi fili di una rete commerciale basata sul baratto, beni di valore reciproco passavano da mano in mano, delineando un sistema di scambio diretto quanto rudimentale, era il mondo senza moneta, dove la sfida era trovare un accordo sul valore relativo degli oggetti scambiati.
Un maiale valeva davvero un pollo, o forse di più?
La soggettività del valore e l'assenza di uno standard universalmente riconosciuto rendevano gli scambi complicati e talvolta insoddisfacenti.
Con l'acuirsi di queste complessità, emerse chiara l'esigenza di una soluzione più pratica, un mezzo di scambio che potesse fungere da metro di misura universale del valore.
Il settimo secolo a.C. segnò una svolta con l'introduzione delle prime monete coniate nella regione dell'Asia Minore, in questo cambio epocale, l'oro e l'argento, metalli nobili e desiderati, assunsero la forma di dischi luccicanti, marchiati con simboli di potere e autorità.
Ogni moneta era un piccolo scrigno di valore intrinseco, legato indissolubilmente al peso e alla purezza del metallo da cui era forgiata, si poteva quindi possedere una moneta d'argento da 30 grammi e aver la certezza che quella moneta avrebbe sempre rappresentato il valore di quel preciso quantitativo di argento nel mercato.
Ma l'innovazione non si fermò alla mera materialità del conio, la vera rivoluzione fu la fiducia riposta nella garanzia dello Stato, un'entità che superava l'individuo e prometteva di sostenere il valore di quei pezzi metallici.
La moneta non era più soltanto un pezzo di metallo, ma un emblema di credibilità e fiducia nelle istituzioni, così, attraverso i secoli, il denaro si trasformò, facendo evolvere anche il concetto di ricchezza e prosperità.
Man mano che ci avventuriamo oltre, nel corso dei secoli successivi, assistiamo a un continuo affinamento e complessificazione del sistema monetario. La storia del denaro, fino al XVI secolo, si snoda attraverso l'emergere di banche, la creazione di valute cartacee e l'inizio di un'economia globale interconnessa, gettando le basi per l'incredibile varietà e complessità del nostro moderno sistema finanziario.
Dal XVI secolo iniziò a diffondersi l'uso di promesse di pagamento emesse da istituzioni finanziarie sotto forma di moneta cartacea o banconota (nota del banco) portando all'istituzione delle prime banche, che emettevano certificati di deposito e denaro cartaceo
La vera e propria rivoluzione ci fu nel secolo successivo, che portò al sistema finanziario come lo conosciamo oggi, sorsero le banche centrali, che sono enti governativi responsabili della creazione e della gestione della moneta.
Ma non solo, le banche centrali hanno funzioni importanti per la crescita e stabilità di uno stato, tra cui la stabilizzazione dell'economia attraverso politiche monetarie, la supervisione del sistema finanziario, diversi strumenti per controllare l'economia, come la politica monetaria e il tasso di interesse.
Ci fu inoltre l’introduzione della riserva frazionaria ovvero la banca non è obbligata a detenere il 100% della liquidità ma solo una minima parte, per esempio in Italia vige l'obbligo di avere come riserva frazionaria il 2% questo comporta che le banche commerciali possono lucrare sul 98% dei capitali in gestione
L’inizio dell’adozione della moneta fiduciaria ovvero il valore della moneta era garantito dalla fiducia nel governo o nella banca centrale e ciò permise una maggiore flessibilità monetaria
Nel XX secolo il cambiamento subisce un altra accelerata
Finora le valute nazionali erano direttamente collegate ad una politica di riserva aurea, banalmente si poteva stampare solo il corrispettivo della quantità d 'oro che si possedeva nel caveau della banca centrale.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, fu istituito il sistema di Bretton Woods, In questo sistema, il dollaro statunitense era convertibile in oro a un tasso fisso di 35 dollari per oncia.
Le altre valute erano invece convertibili in dollari, a un tasso fisso.
Questo sistema aveva lo scopo di promuovere la stabilità economica internazionale e di facilitare il commercio tra i paesi.
Tuttavia, il sistema di Bretton Woods iniziò a mostrare i suoi limiti negli anni '60, a causa dell'aumento del deficit commerciale degli Stati Uniti.
Nel 1971, gli Stati Uniti decisero di abbandonare la convertibilità del dollaro in oro.
Questo evento segnò la fine del sistema di Bretton Woods e l'inizio di un nuovo sistema monetario internazionale, in cui il valore delle valute è determinato dal mercato.
Tutto è bello finché dura, ma il nodo cruciale della nostra storia arriva alla crisi del 2008.
La crisi finanziaria del 2008 è stata una crisi economica globale che ha avuto inizio negli Stati Uniti e si è poi diffusa in tutto il mondo. La crisi è stata causata da una combinazione di fattori, tra cui la bolla immobiliare: negli anni precedenti alla crisi, i prezzi delle case negli Stati Uniti erano aumentati in modo sproporzionato.
Questo aumento era stato alimentato da una serie di fattori, tra cui la politica monetaria accomodante della Federal Reserve, la scarsità di alloggi e la speculazione.
I mutui subprime: i mutui subprime sono prestiti ipotecari concessi a persone con scarsi requisiti di credito.
Questi prestiti sono spesso caratterizzati da tassi di interesse variabili e da clausole contrattuali che rendono difficile per i debitori rimborsarli.
La crisi dei mutui subprime: nel 2007, i prezzi delle case negli Stati Uniti iniziarono a scendere. Questo ha portato a un aumento dei debiti non rimborsati sui mutui subprime.
La crisi dei mercati finanziari: il calo dei prezzi delle case ha avuto un impatto negativo sui mercati finanziari. Questo ha portato a una perdita di fiducia da parte degli investitori e a un crollo dei mercati azionari e obbligazionari.
La crisi del 2008 ha avuto un impatto devastante sull'economia mondiale.
Ha portato a una recessione globale, a un aumento della disoccupazione e a un calo del commercio internazionale.
Visto tutto il danno a livello mondiale che era stato causato qualcuno disse basta
Questo qualcuno fu Satoshi Nakamoto, pseudonimo di colui o coloro che crearono il protocollo Bitcoin, prima cripto valuta mai esistita
Satoshi creò Bitcoin con questi scopi:
Eliminare intermediari in una transazione
Fornire dello pseudo anonimato
Fornire maggiore privacy rispetto alle monete fiat
Adottare una moneta scarsa non stampabile all’infinito
Ad oggi, il Bitcoin ha più le caratteristiche di un bene per la riserva del valore che di una moneta, poiché detiene queste 3 caratteristiche distintive
Scarsità:
La scarsità è una delle caratteristiche più importanti di un bene per la riserva del valore. Un bene scarso è più prezioso perché è più difficile da reperire. Il Bitcoin è scarso per design. Il suo codice sorgente limita il numero di unità che possono essere create a 21 milioni. Questo significa che la domanda di Bitcoin è destinata a superare l'offerta nel tempo, il che dovrebbe far aumentare il suo valore.
Difficoltà di falsificazione:
La difficoltà di falsificazione è un'altra caratteristica importante di un bene per la riserva del valore. Un bene difficile da falsificare è più affidabile come mezzo di scambio. Il Bitcoin è difficile da falsificare perché è basato su una tecnologia blockchain. La blockchain è un registro pubblico e immutabile di tutte le transazioni Bitcoin. Questo rende molto difficile creare unità Bitcoin false.
Indipendenza:
L'indipendenza è una caratteristica importante di un bene per la riserva del valore. Un bene indipendente è più resistente alle manipolazioni da parte dei governi o delle banche centrali. Il Bitcoin è indipendente perché è decentralizzato. Non è controllato da un'autorità centrale. Questo significa che i governi o le banche centrali non possono manipolare il valore del Bitcoin.
Queste caratteristiche rendono il Bitcoin un bene attraente per gli investitori che cercano di proteggere il proprio valore dall'inflazione.
Satoshi pubblicò il whitepaper di Bitcoin il 31 ottobre 2008: A Peer-to-Peer Electronic Cash System. Documento informativo e tecnico dove venivano spiegati i dettagli del progetto e della tecnologia che avrebbe usato: la blockchain
Nel 9 gennaio 2009 venne lanciato il progetto e da lì non si è più fermato!
Tra il 2014 e il 2015 è stato lanciato Ethereum, una criptovaluta che si distingue da Bitcoin per due motivi principali:
È una piattaforma decentralizzata per l'esecuzione di contratti intelligenti (smart contract). Gli smart contract sono programmi informatici che vengono eseguiti automaticamente quando vengono soddisfatte determinate condizioni.
È una piattaforma per la creazione di token digitali. I token digitali sono unità di valore che possono essere utilizzate per rappresentare beni, servizi o diritti.
L'emergere di Ethereum ha suscitato l'interesse delle istituzioni finanziarie, che hanno iniziato a esplorare la possibilità di creare e controllare le proprie criptovalute, denominate CBDC (Central Bank Digital Currency).
Le CBDC sono monete digitali emesse da banche centrali. Sono progettate per essere utilizzate come mezzo di pagamento e come riserva di valore.
Le prime ricerche sulle CBDC sono iniziate negli anni 2010.
Nel 2017, le Bahamas hanno lanciato la prima CBDC, denominata Sand Dollar.
Da allora, altri paesi hanno iniziato a sviluppare le proprie CBDC, nel 2021, la Nigeria ha lanciato la sua CBDC, denominata eNaira, nel 2022, la Giamaica ha lanciato la sua CBDC, denominata Jam-Dex.
L'evoluzione delle criptovalute e delle CBDC sta avendo un impatto significativo sul sistema finanziario globale. Queste nuove tecnologie stanno aprendo nuove possibilità per i pagamenti, le transazioni finanziarie e la gestione del denaro.
di M.Manni